LA COLPA E’ DI LUCIFERO?

Tonino Morina, in un articolo del Sole24ore di oggi  si interroga sul perchè dell’ennesimo pasticcio sulle proroghe tardive e a mezzo “comunicato stampa-legge”; anno dopo anno assistiamo alla penosa e ripetitiva saga dei rinvii comunicati all’ultimo minuto, che fanno solo perdere ore e ore di lavoro agli intermediari e ai contribuenti, screditano la Pubblica Amministrazione e non raggiungendo nessun risultato positivo.

 

La confusione fiscale è ai massimi livelli e mai come quest’anno contribuenti, commercialisti e altri addetti ai lavori sono continuamente in preda a crisi di nervi. La confusione di quest’anno è inoltre aggravata dai nuovi adempimenti introdotti, che hanno moltiplicato e complicato il lavoro ordinario.

I contribuenti e gli addetti ai lavori sono anche stanchi degli annunci di semplificazione che si sono rivelati solo delle complicazioni, con la moltiplicazione di nuovi adempimenti, che hanno comportato poi la necessità di prorogare le scadenze di diversi adempimenti e versamenti. È quello che è infatti capitato negli ultimi anni, con le proroghe di versamenti o di vari adempimenti “anticipate” dai cosiddetti comunicati -legge che, a distanza di qualche giorno, sono stati poi ufficializzati con la pubblicazione del relativo provvedimento sulla «Gazzetta Ufficiale». Mai però è capitato che una proroga, prima annunciata con il classico comunicato-legge e poi pubblicata, con correzioni, sulla «Gazzetta Ufficiale», sia stata poi “cancellata” da un altro comunicato-legge. A seguito delle sollecitazioni della stampa specializzata, dei commercialisti e degli altri addetti ai lavori, è quello che è capitato quest’anno con la proroga “postuma” dei versamenti a saldo 2016 e in acconto 2017, delle dichiarazioni annuali dei redditi e dell’Irap 2017, per l’anno 2016. E mai è anche capitato che la proroga sia stata così tardivamente annunciata (il 20 luglio 2017), pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» (con il Dpcm del 21 luglio 2017), per essere poi cancellata e sostituita da un altro comunicato-legge (del 26 luglio 2017). Con l’aggravante che la proroga del secondo comunicato-legge non sia stata ancora ufficializzata sulla «Gazzetta Ufficiale», “superando” sia le scadenze ordinarie, sia quelle con lo spostamento di 30 giorni con la maggiorazione dello 0,40 per cento. E anche questa è una novità di quest’anno, visto che sono scaduti i termini del 30 giugno, o dal 1° luglio al 31 luglio 2017, con la maggiorazione dello 0,40%, ma la proroga “anticipata” dal comunicato legge del 26 luglio 2017 non è stata ancora pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale».

E tutti – commercialisti, case software e altri addetti ai lavori – stanno lavorando sulla parola della proroga annunciata il 26 luglio 2017, ma non ancora sulla Gazzetta ufficiale. Al riguardo, è paradossale leggere la dichiarazione rilasciata 9 anni fa dall’allora sottosegretario all’Economia, Daniele Molgora: «Certamente, anche in considerazione dello sviluppo della telematica, dobbiamo mettere mano a un riordino delle scadenze, attenuando i dubbi sui termini e lasciando più tempo ai contribuenti per gli adempimenti» (Il Sole 24 Ore del 26 luglio 2008). Esattamente il contrario di quello che sta succedendo da qualche anno a questa parte, con l’eccezionalità di quest’anno, e con la pubblicazione della proroga sulla Gazzetta ufficiale che si fa attendere. Forse, sarà colpa del caldo eccezionale di quest’estate 2017, sarà cioè colpa dell’anticiclone Lucifero.