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ASSEGNO UNICO 2022

Informiamo che, dal 1° marzo 2022 viene istituito l’Assegno Unico e universale per i figli a carico, che costituisce un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo.

L’assegno è un contributo economico rivolto alle famiglie con figli a carico, per ogni figlio, dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni di età (dai 18 ai 21 soltanto se seguono un corso di formazione scolastica, professionale o di laurea, hanno un reddito da lavoro inferiore agli 8.000 euro o se sono registrati come disoccupati presso i servizi pubblici per l’impiego). Per i figli con disabilità, spetta senza limiti di età.

L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) di tipo Ordinario o Minorenni (da presentare nel 2022 relativo a patrimonio e redditi 2020) e va:

  • da un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 15.000 euro,
  •  a un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40.000 euro
  • Gli importi sono dimezzati per la fascia di età da 18 a 21 anni (€. 87,50 – €. 25,00)

L’assegno unico sostituisce i precedenti: Premio alla nascita (Bonus mamma domani), Assegno di natalità (Bonus bebè), Assegni nucleo familiare e detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni. Rimarrà invece vigente il bonus nido.

Per ottenere l’assegno, le famiglie possono fare domanda a partire dal 1° gennaio 2022 accedendo al portale INPS (sez. Entra in MyINPS), mediante credenziali SPID, Carta identità elettronica o CNS ( es. tessera sanitaria attiva) oppure tramite uffici autorizzati e patronati.

Limitatamente al 2022, per i primi due mesi dell’anno (gennaio-febbraio) si continuerà  a godere delle prestazioni economiche ottenute a seguito della presentazione dei vecchi assegni familiari (ANF) nel caso di lavoratori dipendenti ovvero dell’assegno unico temporaneo nel caso di lavoratori autonomi e/o disoccupati.

Le domande presentate fino al 30 giugno 2022, danno diritto a ricevere gli arretrati a decorrere dal mese di marzo 2022.

L’assegno viene erogato direttamente da INPS sul conto corrente di entrambi i genitori in pari misura o, previo accordo degli stessi, su un unico conto corrente che deve essere indicato sulla domanda.

IL DECRETO 11 MARZO DI SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;

Visto il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19» e, in particolare, l’articolo 3;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, recante “Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 52 del 1° marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 59 dell’8 marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.62 del 9 marzo 2020”;

Considerato che l’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;

Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

Considerati l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale;

Ritenuto necessario adottare, sull’intero territorio nazionale, ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19;

Considerato, inoltre, che le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico e l’interessamento di più ambiti sul territorio nazionale rendono necessarie misure volte a garantire uniformità nell’attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea;

Su proposta del Ministro della salute, sentiti i Ministri dell’interno, della difesa, dell’economia e delle finanze, nonché i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico, delle politiche agricole alimentari e forestali, dei beni e delle attività culturali e del turismo, del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione, e per gli affari regionali e le autonomie, nonché sentito il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni;

DECRETA:

ART. 1
(Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale)

Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sono adottate, sull’intero territorio nazionale, le seguenti misure:

  1. Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
  2. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Restano, altresì, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
  3. Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell’allegato 2.
  4. Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.
  5. Il Presidente della Regione con ordinanza di cui all’articolo 3, comma 2, del decreto legge 23 febbraio 2020 n. 6, può disporre la programmazione del servizio erogato dalle Aziende del Trasporto pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione e alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l’emergenza coronavirus sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro della salute, può disporre, al fine di contenere l’emergenza sanitaria da coronavirus, la programmazione con riduzione e soppressione dei servizi automobilistici interregionali e di trasporto ferroviario, aereo e marittimo, sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali.
  6.  Fermo restando quanto disposto dall’articolo 1, comma 1, lettera e), del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza, le pubbliche amministrazioni, assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza.
  7. In ordine alle attività produttive e alle attività professionali si raccomanda che:
  1. sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
  2. siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
  3. siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
  4. assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;
  5. siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
  1.  per le sole attività produttive si raccomanda altresì che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni;
  2. in relazione a quanto disposto nell’ambito dei numeri 7 e 8 si favoriscono, limitatamente alle attività produttive, intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.

10)  Per tutte le attività non sospese si invita al massimo utilizzo delle modalità di lavoro agile.

ART. 2
(Disposizioni finali)

1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 12 marzo 2020 e sono efficaci fino al 25 marzo 2020.
2. Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente decreto cessano di produrre effetti, ove incompatibili con le disposizioni del presente decreto, le misure di cui al  decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020.
3. Le disposizioni del presente decreto si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.

Roma,

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL MINISTRO DELLA SALUTE

Allegato 1
COMMERCIO AL DETTAGLIO

Ipermercati
Supermercati
Discount di alimentari
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
Farmacie
Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondendenza, radio, telefono
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici

Allegato 2
Servizi per la persona

Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
Attività delle lavanderie industriali
Altre lavanderie, tintorie
Servizi di pompe funebri e attività connesse

AUGURI DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO?

In un batter d’occhio siamo arrivati alla fine del 2017.

Un anno “di corsa”, almeno per gli studi dei Commercialisti, a causa di  adempimenti che si sono moltiplicati, pretese confuse, balletto di scadenze e “sfilate” di modelli F24 che hanno prosciugato le risorse delle aziende e minato la loro liquidità.

Stretti tra le richieste dell’Amministrazione Finanziaria e le difficoltà delle Imprese di pagare le imposte,  abbiamo fatto “serf” nelle tastiere dei computer per rispondere ad un fisco che ha raggiunto gradi di complessità impensabili, adempimenti che si espandono come olio versato a terra, interpretazioni schizzofreniche e conseguenti rischi di sbagliare, di fare tardi, di saltare qualcosa.

L’impressione è che la situazione sia sfuggita di mano anche alla politica e ai funzionari dell’Amministrazione; chiunque ci metta le mani se le trova “impastate” da un groviglio di norme e dalla fame di gettito… Come se ne esce?

Per il 2018 non la vedo bene; le elezioni e un nuovo governo porteranno senz’altro altri cambiamenti, saranno varati altri decreti e altre norme da interpretare e applicare, le aziende saranno sottoposte a nuovi oneri che non aiutano la ripresa.

Spero proprio di sbagliarmi ma sarà senz’altro un’altro anno difficile e impegnativo, che affronteremo con la solita determinazione ma anche con la rabbia di chi vorrebbe che le cose andassero diversamente.

AUGURI A TUTTI!!

 

LA COLPA E’ DI LUCIFERO?

Tonino Morina, in un articolo del Sole24ore di oggi  si interroga sul perchè dell’ennesimo pasticcio sulle proroghe tardive e a mezzo “comunicato stampa-legge”; anno dopo anno assistiamo alla penosa e ripetitiva saga dei rinvii comunicati all’ultimo minuto, che fanno solo perdere ore e ore di lavoro agli intermediari e ai contribuenti, screditano la Pubblica Amministrazione e non raggiungendo nessun risultato positivo.

 

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COMMERCIALISTI IN RIVOLTA

Dal sito della Cassa di Previdenza dei Ragionieri rilanciamo un recente articolo che ribadisce quello che già si sapeva: lo Stato sta trasferendo oneri e adempimenti ai contribuenti; servisse a spendere meno e a diminuire il debito, saremmo anche disponibili a fare la nostra parte, ma sono anni che a livello centrale scaricano lavoro sugli addetti ai lavori e sui contribuenti. Quando basta?

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NESSUN RISPETTO PER GLI OPERATORI

Il commento di Gianpaolo Ranocchi di stamani sul Sole24ore ci trova perfettamente d’accordo, ma l’impressione è che il nostro Fisco non impari dagli errori, anzi…

A ennesima nuova scadenza fiscale, quella della comunicazioni delle liquidazioni Iva , anche questa volta è corrisposta l’ennesima proroga, per l’ennesima volta all’ultimo minuto. Soluzione Italica del problema o sintomo di un malessere più profondo?

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Si dice semplificazione ma in realtà si tratta di «ingorgo fiscale»

Ancora uno spunto dal Sole24ore per evidenziare quello che è sotto gli occhi di tutti; non esiste nessuna semplificazione e Commercialisti e Imprese vedono crescere il tempo da dedicare agli adempimenti… Se almeno i sacrifici servissero a qualcosa: il deficit aumenta e in futuro non potranno che esserci nuovi prelievi e nuove imposte, nonchè riduzioni di servizi pubblici ai cittadini. Non ci siamo…

Si chiama «semplificazione fiscale» per l’agenzia delle Entrate e «ingorgo fiscale» per i contribuenti e i loro professionisti. Questa è la sintesi della situazione in cui attualmente si trovano Fisco, Continua la lettura di Si dice semplificazione ma in realtà si tratta di «ingorgo fiscale»

LA CATEGORIA SI MOBILITA: MANIFESTAZIONE PUBBLICA IL 14.12.2016 A ROMA

ADC – AIDC – ANC – ANDOC – UNAGRACO – UNGDCEC – UNICO

 

LETTERA APERTA A TUTTI GLI ISCRITTI ALL’ORDINE

DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

 

LA CATEGORIA SI MOBILITA: MANIFESTAZIONE PUBBLICA IL 14.12.2016 A ROMA

Roma, 18 novembre 2016

Cari Colleghi,

considerando gli ultimi provvedimenti in materia fiscale, come il recente decreto 193/2016, è senza dubbio profonda la delusione della nostra categoria nei confronti di misure che, puntualmente, non solo disattendono le numerose e continue promesse di semplificazione, ma addirittura contribuiscono a complicare ulteriormente il funzionamento del sistema fiscale del Paese. Tutto ciò in spregio non solo del rispetto dei diritti del contribuente, ma anche del lavoro svolto dai professionisti economici.

Preso atto di una situazione nella quale la voce della nostra categoria non può rischiare di restare inascoltata, le Associazioni nazionali dei commercialisti, riunite in coordinamento, in occasione dell’ultimo incontro avuto, hanno preso la decisione di organizzare a Roma una manifestazione pubblica della categoria, alla quale tutti i colleghi sono chiamati a partecipare per esprimere in modo tangibile la loro contrarietà a provvedimenti normativi che penalizzano sotto molteplici aspetti, da quello delle competenze a quello della responsabilità, il ruolo del commercialista.

La manifestazione organizzata e  promossa dalle Associazioni nazionali dei commercialisti, alla presenza dei politici che vorranno partecipare, dei vertici istituzionali della categoria che saranno invitati e alla presenza della stampa, è fissata a Roma per il giorno

mercoledì 14 dicembre 2016

 dalle ore 11:00 alle ore 16:00

e a breve sarà resa nota la sede dell’incontro.   

In occasione della manifestazione verrà proclamato il primo sciopero nazionale della categoria dei commercialisti nel rispetto delle norme contenute nel codice di autoregolamentazione delle astensioni collettive, di cui la stessa categoria si è dotata nel 2014.  

E’ un’iniziativa questa che crediamo costituisca un momento fondamentale per tutti i commercialisti, ragione per la quale Vi rivolgiamo il nostro invito a partecipare numerosi con convinzione, determinazione e passione.    

Questa è l’occasione di dare prova di esserci per contare! 

Nell’attesa di trovarci numerosi a Roma il prossimo 14 dicembre, Vi giungano i nostri migliori saluti.

Marco Luchetti – Maria Paglia

Vice Presidenti ADC – Associazione Dottori Commercialisti

 

Roberta Dell’Apa

Presidente AIDC – Associazione Italiana Dottori Commercialisti

Marco Cuchel

Presidente ANC – Associazione Nazionale Commercialisti

Amedeo Sacrestano

Presidente ANDOC – Associazione Nazionale Dottori Commercialisti

Giuseppe Diretto

Presidente UNAGRACO – Unione Nazionale Commercialisti ed Esperti Contabili

Fazio Segantini

Presidente UNGDCEC – Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili

Domenico Posca

Presidente UNICO – Unione Italiana Commercialisti